L’abbiamo chiamata Artisan Wine Revolution.
Perché questa vuole essere la nostra piccola rivoluzione: contribuire al riscatto di una viticoltura semplice.
Negli ultimi anni c’è stata una straordinaria riscoperta.
Tanti sono i produttori che hanno imbracciato le armi della natura in preda a un sussulto comune.
Tanti stanno lavorando già da anni in regime Biologico.
E c’è chi lo fa a prescindere da una certificazione.
Tanti stanno adottando i principi dell’agricoltura Biodinamica e conducono la loro stessa vita secondo quei principi.
Altrettanti provano ad essere ancora più estremi, puntando a vinificazioni completamente Naturali.
Poi c’è chi da sempre lavora cercando di limitare l’impatto sull’ambiente e sul vino che produce. Magari non dichiarandolo nemmeno, perché farlo dovrebbe essere nell’ordine delle cose per chi fa il mestiere dell’agricoltore.
Non siamo i primi, né saremo gli ultimi, a sostenere, a prescindere, queste diverse tipologie di filosofia produttiva. Ma siamo convinti di una cosa: c’è ancora tanto, tantissimo bisogno di contribuire alla riscoperta della semplicità.
E allora abbiamo deciso di avere il nostro ruolo all’interno di questa grande onda di cambiamento.
Ogni produttore, ogni singolo vino selezionato da Winey, è figlio di una filosofia produttiva artigianale. Cosa intendiamo?
Non siamo qui a parlarvi di filtrazioni, chiarificazioni, fitofarmaci e solforosa, per quello ci sono le associazioni di settore.
Senza troppi tecnicismi, sposiamo orgogliosamente un approccio dell’uomo in sintonia con la terra: nessuna forzatura, nessun abuso, nessuno stravolgimento.
Non siamo i primi, né saremo gli ultimi.
Ma vogliamo bene al vino e al pianeta.
E questa è la nostra piccola Artisan Wine Revolution.
I founder
Luigi, Massimo e Valerio