Siamo nella provincia di Grosseto e nello specifico a Capalbio, località situata lungo la splendida costa dell'Argentario, in piena Maremma Toscana. Luoghi caratterizzati da acque cristalline, da una meravigliosa area collinare dominata dalla macchia mediterranea e da qualche borgo medioevale. Qui, nel 1992, dopo anni di sacrifici nasce quella che oggi è l'azienda Il Cerchio, in un podere acquistato inizialmente per essere un "rifugio per la pensione". Così Corinna - regina indiscussa della cantina - ci descrive questo passaggio fondamentale della sua vita che ha portato alla nascita del progetto: "Vivevamo a Milano dove avevamo uno studio di urbanistica e architettura. Nel 1988 abbiamo acquistato questo podere in Maremma e nel 1992 abbiamo scelto di venire a viverci e creare quella che oggi è l'Azienda Il Cerchio".
Inizialmente condotta da Corinna, a cui si è affiancato presto il figlio Beniamino, Il Cerchio è un'azienda biologica e lo è stata fin da subito, ovvero dal 1994, anno in cui ha ottenuto la certificazione. Qui si coltivano unicamente vitigni autoctoni: Ansonica, Sangiovese, Alicante e Vermentino per un totale di 5 ettari vitati e circa 23.000 bottiglie prodotte l'anno. Di ognuno di questi vitigni se ne preservano le caratteristiche peculiari e le molteplici possibilità di vinificazione, sempre nel pieno rispetto dei tempi e delle evoluzioni naturali. Si utilizzano solo concimi naturali, le vendemmie vengono effettuate solo manualmente e la vinificazione avviene solo con metodi tradizionali, lasciando sempre che sia il lavoro dell'uomo a prevalere su quello della macchina e della chimica.
Una tappa meravigliosa del nostro viaggio, un pezzo di Italia che tenevamo a raccontarvi attraverso vini strepitosi che sanno di mare, che sanno di rinascita, che sanno di bellezza.
Quando si ha a che fare con la Toscana del vino è facile finire a parlare di Bolgheri e del Chianti. Noi vogliamo farvi degustare un pezzo di Toscana diverso, forse meno gettonato, ma capace di esprimere un'autenticità altrettanto disarmante.
A questo vino Corinna ha lasciato il nome del vitigno, Ansonica appunto, un vitigno antico del territorio, coltivato sulla costa dell'Argentario e sull'Isola del Giglio, con grappolo grande e spargolo, che può essere vinificato in vari modi e adatto anche all'appassimento. La versione che ci propone Il Cerchio è un vinificazione "in bianco", con una breve macerazione di 24 ore sulle bucce e una fermentazione lenta a temperatura controllata. Viene poi lasciata sulle fecce nobili per 6-7 mesi fino all'imbottigliamento. Un vino fresco, deciso e avvolgente che conquista per i suoi profumi di mare.
Pesci dai sapori decisi, formaggi semistagionati, verdure particolari come carciofi e asparagi, piatti a base di zafferano
Si presenta con un colore giallo paglierino intenso e al naso libera sentori di frutta a polpa gialla. Al palato è fresco, sapido e avvolgente.
Indigena è l'ultima arrivata di Corinna e Beniamino. Un'Ansonica in purezza che pochi hanno il privilegio di poter provare dal momento che se ne producono soltanto 600 bottiglie l'anno. Dopo la vendemmia - che avviene a mano e in cassette - i grappoli vengono macerati in barrique, con le bucce, dove resta per circa 8 mesi. Viene poi svinata e riposta in barrique ad affinarsi per altri mesi sulle fecce nobili. Infine, prima di essere bevuto, segue altri mesi di affinamento in bottiglia. Davvero una chicca, un vino con carattere e personalità e che ci dice molto di questa cantina e di questo territorio.
Un bianco dalla forte personalità che si abbina molto bene a piatti corposi come formaggi stagionati e carni.
È un vino strutturato, pieno, ricco di sfumature, quasi speziato. Al naso è complesso con note di frutta matura; al palato è avvolgente e corposo
L'Alicante - conosciuto in Sardegna come Cannonau - è in Maremma dal 1500, chiamato dai vecchi contadini Tinto di Spagna, luogo da cui proviene. Da qui il nome di questa etichetta. La versione de Il Cerchio è però in purezza e non in blend con altre uve come si faceva in origine; la scelta è dettata dalla volontà di esaltarne pienamente profumi e complessità. Segue una vinificazione tradizionale con lunga macerazione e viene imbottigliato dopo 16 mesi di tonneaux di rovere francese. Un vino di carattere, strutturato, con tannini decisi ma gentili, che come pochi altri ci sa raccontare la Maremma Toscana
Un vino che richiede piatti strutturati. Noi ci siamo divertiti a degustarlo con carne alla brace, in compagnia di amici.
Tipico colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, di corpo consistente, dal profumo ampio, di gusto asciutto, pieno, persistente ed equilibrato